Messa in sicurezza delle aree di collaudo

Messa in sicurezza delle aree di collaudo

Una delle principali fasi del processo produttivo di CEP è il Collaudo Finale dei componenti elettrici.

Il Collaudo finale risulta essere l’ultimo step, ma di certo non per importanza.

Prima della spedizione dei componenti, assicuriamo al Cliente che le prestazioni e la conformità del prodotto rispettino le sue richieste e le prescrizioni cogenti applicabili.

Il collaudo finale incorpora i cosiddetti Visual Test, attraverso i quali CEP garantisce:

  • lo standard prefissato;
  • il soddisfacimento di specifiche richieste;

e i Functional Test, ovvero test elettrici che verificano e assicurano:

  • le performance;
  • il corretto funzionamento delle connessioni elettriche e delle apparecchiature installate, al fine di soddisfare i requisiti normativi di riferimento, in termini di Conformità del prodotto e aspettative del Cliente;

CEP, da sempre attenta alla Sicurezza e alla Salute sul Luogo di Lavoro, è consapevole del potenziale Rischio Elettrico derivante dalla conduzione dei test in fabbrica.

Ci impegniamo infatti a perseguire obiettivi di miglioramento continuo della Sicurezza per tutelare i Lavoratori e tutti coloro che entrano in contatto con l’azienda, lungo i processi produttivi.

Ma cos’è il Rischio Elettrico?

In generale, possiamo definire il Rischio Elettrico come la fonte di un possibile infortunio o danno per la salute dell’uomo in presenza di energia elettrica. È il pericolo derivante dalla probabilità di un contatto diretto o indiretto con una parte attiva di un impianto elettrico.

A tal riguardo, è alta l’attenzione di CEP per la messa in sicurezza delle aree di collaudo cui i componenti delle cabine elettriche sono sottoposti.

Come mitigare o abbattere il Rischio Elettrico nelle aree di collaudo?

Chiare indicazioni sono date dalla Norma Tecnica CEI EN 50191 che fornisce le linee guida per l’Installazione ed esercizio degli impianti elettrici di prova e definisce le protezioni da attuare contro lo shock elettrico.

Vediamo alcune definizioni e generalità della Norma.

Impianti elettrici di prova: l’insieme di tutti gli apparecchi e i dispositivi di prova e mezzi combinati a scopo di prova con cui si eseguono prove elettriche su oggetti in prova.

Zona inibita: volume attorno alle parti attive che non dovrebbe essere attraversato se non è fornita una adeguata protezione contro i contatti diretti con suddette parti.

Area di prova: area attorno al complesso di prova separata dall’area circostante

Le aree di prova devono essere separate dalle aree di lavoro e dai corridoi di passaggio per evitare l’accesso, anche accidentale, a persone diverse da quelle preposte alla prova.

Il confine della zona inibita dipende dalla tensione di prova. In caso di tensioni fino a 1000V, la superficie delle parti attive è considerata come confine della zona inibita. In caso di tensioni superiori a 1000V, raggiungere la zona inibita è equivalente a toccare le parti attive.

Le distanze minime del confine della zona inibita rispetto “al punto pericoloso” sono riportate nella seguente figura e Tab. A.3.

Vanno inoltre impiegate adeguate segnalazioni luminose, ben visibili dall’esterno dell’area di prova che emettono segnali rossi o verdi per indicarne lo stato di funzionamento all’interno.

Un ruolo altrettanto importante è dato dalla consapevolezza e dalla formazione del personale che, in CEP, è somministrata a tutti i membri del Team di Collaudo e del Service Team relativamente alla Norma CEI 11-27, il cui scopo è fornire le prescrizioni e le linee guida di sicurezza per le attività sugli impianti elettrici.

 

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